Legambiente attacca il governo: “Fermare lo Sblocca Italia”

Ma quale SbloccaItalia. Legambiente ha le idee chiare: il piano del governo prevede opere inutili e dannose, meglio sarebbe investire le risorse su altri interventi. Primi fra tutti, a detta dell’associazione ambientalista, il completamento delle casse di espansione del torrente Baganza a Parma, che nati danni ha creato a ottobre, e il raddoppio della linea ferroviaria Pontremolese, attualmente a binario unico per gran parte del tracciato, “in modo da permettere una mobilità su ferro realmente competitiva rispetto al trasporto privato”.

“Solo due opere a simbolo delle tante  necessarie, veramente utili al territorio e ai cittadini che Legambiente ha censito in polemica con quelle inutili e spesso dannose contenute nel provvedimento Sblocca Italia”, attacca l’associazione. A giugno Legambiente promosse il dossier #sbloccafuturo, che identificava le prime 101 opere bloccate per motivi e responsabilità diverse. Oggi Legambiente invita i cittadini a fotografare le opere veramente urgenti, e segnalarle su facebook e Twitter con l’hashtag #sbloccafuturo.

In Emilia-Romagna l’urgenza riguarda “il sistema dei trasporti (ferrovie, trasporti urbani, mobilità dolce) per migliorare i servizi, diminuire l’inquinamento e combattere i cambiamenti climatici”.  Assieme a questo “la messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico purtroppo sempre più evidente: la grande opera diffusa che Legambiente chiede da anni, e per la quale non si riescono a trovare gli adeguati finanziamenti.  Una politica necessaria dal doppio valore economico: quello del lavoro generato degli investimenti in opere, e quello della prevenzione dei danni dovuti alle sempre più frequenti calamità”.

“Finanziamenti reperiti,con grande impegno politico, invece per promuovere la mobilità su gomma a scapito del trasporto su ferro – denuncia l’associazione – con cinque nuove autostrade in progetto nella nostra regione, dalla Cispadana alla Orte Mestre, passando per la Ti-Bre ed il Passante Nord di Bologna. Opere inutili e costose, che spostano l’attenzione dalle infrastrutture per il trasporto veramente necessarie, come il raddoppio della linea ferroviaria Parma-La Spezia (Pontremolese)”.

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